(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VERSILIA. “I sindaci dei quattro Comuni della Versilia Storica (Lombardi, Neri, Buratti e Silicani) ben prima che sorgessero comitati autoreferenziali a porre in termini sommari ed ultimativi problematiche che invece vanno ponderate ed approfondite nel confronto con i cittadini, hanno iniziato il percorso per arrivare a proporre alle loro comunità la costituzione del Comune unico tra Pietrasanta , Forte dei Marmi, Seravezza e Stazzema.

Si tratta di un obiettivo e di un’esigenza che nascono non solo sotto la spinta e l’impellenza delle difficoltà economiche e finanziarie in cui versano i Comuni in generale, ma anche e soprattutto da una valutazione oggettiva della possibilità e dell’opportunità di riunificare
un territorio che presenta un’omogeneità di fondo in termini geografici, sociali, produttivi e culturali, ed anche e soprattutto storici. Proprio quest’anno, infatti, si celebra unitariamente la ricorrenza dei cinquecento anni dal Lodo di Leone X che pose le basi per la nascita della comunità versiliese.

Il percorso che potrà portare al Comune unico della Versilia Storica passerà comunque, ed inderogabilmente, da una consultazione referendaria di tutti i cittadini dei Comuni interessati. Non c’è infatti nessuna emergenza economica o sociale che giustifichi una “sospensione” della democrazia o decisioni “autoritarie” dei Sindaci.
Nel frattempo, i nostri quattro Comuni non sono stati e non staranno fermi sulle tematiche della razionalizzazione delle spese e del taglio dei costi di gestione degli apparati amministrativi: da diversi anni ormai va avanti la diminuzione della spesa complessiva del
personale e quindi anche un suo più razionale utilizzo, visto che nel frattempo non sono stati tagliati, ma semmai rafforzati i servizi alla cittadinanza.
E’ andato avanti anche il progetto dell’Unione dei Comuni, a cui di recente ha aderito anche il Comune di Pietrasanta, soggetto istituzionale a cui ormai sei Comuni su sette hanno delegato e delegheranno le politiche e le scelte più importanti di carattere comprensoriale. Questa scelta consentirà anche in futuro, come già accaduto finora, di utilizzare in Versilia fondi e risorse provinciali e regionali che altrimenti sarebbero stati dirottate altrove, in maniera particolare per quanto riguarda la tutela dell’assetto idrogeologico del territorio.
Tutto questo per ribadire quanto già fatto e quanto si potrà fare nella direzione di un migliore funzionamento delle istituzioni locali che rimangono comunque, in una situazione di estrema difficoltà per i cittadini e per le imprese e nonostante i tagli continui delle risorse a loro disposizione, un punto di riferimento insostituibile anche se sicuramente migliorabile nel suo assetto e nella sua organizzazione”.

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